Lettera pastorale dell’Arcivescovo di Gaeta Mons. Luigi Vari

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«Il processo sinodale è prima di tutto un processo spirituale. Non è un esercizio meccanico di
raccolta di dati o una serie di riunioni e dibattiti. L’ascolto sinodale è orientato al discernimento.
Ci richiede di imparare ed esercitare l’arte del discernimento personale e comunitario. Ci
ascoltiamo a vicenda, ascoltiamo la nostra tradizione di fede e i segni dei tempi per discernere ciò
che Dio sta dicendo a tutti noi. Papa Francesco descrive i due obiettivi interconnessi di questo
processo di ascolto: “ascolto di Dio, fino a sentire con Lui il grido del Popolo; ascolto del Popolo,
fino a respirarvi la volontà a cui Dio ci chiama”» (Vademecum per il Sinodo sulla sinodalità, 2.2).

Il cammino sinodale che anche la nostra Diocesi sta intraprendendo, intende rispondere a varie domande sulla vita e sulla missione della Chiesa. E in particolare ad un interrogativo di fondo:

“Come si realizza oggi, a diversi livelli (da quello locale a quello universale) quel “camminare insieme” che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo, conformemente alla missione che le è stata affidata; e quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale?”

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