
Addio Papa Francesco
Papa Francesco alle 7:35 del 21 aprile 2025, lunedì dell’Angelo, è tornato alla Casa del Padre. Con immenso dolore, la Chiesa intera piange la perdita
Papa Francesco alle 7:35 del 21 aprile 2025, lunedì dell’Angelo, è tornato alla Casa del Padre. Con immenso dolore, la Chiesa intera piange la perdita
LA CULTURA DELLA CURA COME PERCORSO DI PACE
1. Alle soglie del nuovo anno, desidero porgere i miei più rispettosi saluti ai Capi di Stato e di Governo, ai responsabili delle Organizzazioni internazionali, ai leader spirituali e ai fedeli delle varie religioni, agli uomini e alle donne di buona volontà. A tutti rivolgo i miei migliori auguri, affinché quest’anno possa far progredire l’umanità sulla via della fraternità, della giustizia e della pace fra le persone, le comunità, i popoli e gli Stati.
In questi giorni di prova, mentre l’umanità trema per la minaccia della pandemia, vorrei proporre a tutti i cristiani di unire le loro voci verso il Cielo. Invito tutti i Capi delle Chiese e i leader di tutte le Comunità cristiane, insieme a tutti i cristiani delle varie confessioni, a invocare l’Altissimo, Dio onnipotente, recitando contemporaneamente la preghiera che Gesù Nostro Signore ci ha insegnato. Invito dunque tutti a farlo parecchie volte al giorno, ma, tutti insieme, a recitare il Padre Nostro mercoledì prossimo 25 marzo a mezzogiorno, tutti insieme. Nel giorno in cui molti cristiani ricordano l’annuncio alla Vergine Maria dell’Incarnazione del Verbo, possa il Signore ascoltare la preghiera unanime di tutti i suoi discepoli che si preparano a celebrare la vittoria di Cristo Risorto.
Il Santo Padre ha deciso di invitare tutti i fedeli, di tutto il mondo, a pregare il Santo Rosario ogni giorno, durante l’intero mese mariano di ottobre; e a unirsi così in comunione e in penitenza, come popolo di Dio, nel chiedere alla Santa Madre di Dio e a San Michele Arcangelo di proteggere la Chiesa dal diavolo, che sempre mira a dividerci da Dio e tra di noi.
La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa. Come hanno indicato i Padri sinodali, malgrado i numerosi segni di crisi del matrimonio, «il desiderio di famiglia resta vivo, in specie fra i giovani, e motiva la Chiesa». Come risposta a questa aspirazione «l’annuncio cristiano che riguarda la famiglia è davvero una buona notizia».
Cari fratelli e sorelle, desidero pregare con voi Cristo in questa Quaresima: Rendi il nostro cuore simile al tuo” . Allora avremo un cuore forte e misericordioso, vigile e generoso, che non si lascia chiudere in se stesso e non cade nella vertigine della globalizzazione dell’indifferenza. Con questo auspicio, assicuro la mia preghiera affinché ogni credente e ogni comunità ecclesiale percorra con frutto l’itinerario quaresimale, e vi chiedo di pregare per me. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca.
E’ il tempo del deserto dove tutto sembra possibile.
È il tempo dell’ essenziale che fa brillare l’acqua negli occhi.
È il tempo della fede nuda dove il cammello oltrepassa la cruna dell’ago.
E’ il tempo dell’ abbandono nel cuore di Dio.
È il tempo dei passi lenti, come l’ amore che lava i piedi agli amici.
È il nostro tempo, l’ unico che abbiamo per riconoscere un Dio che ci ama esattamente per quello che siamo e non per quello che facciamo.
E che continuamente sussurra alle mie orecchie: Ti amo.