LA PASSIONE DI SANTA LUCIA

La vergine e martire Lucia nacque in Siracusa, sul finire del terzo secolo, da ricca e nobile famiglia. Ancor bambina, perdette il padre, rimanendo sotto la custodia della madre Eutichia. Eutichia soffriva da molti anni un flusso di sangue, così ostinato, che aveva fatto ingenti spese per consultare medici , senza ricavarne nessun giovamento . L’amorosa figliuola le stava sempre al fianco, prestandole i servigi più delicati e le cure più affettuose.

Un giorno, ispirata dal cielo, le disse : << Madre, se nulla più ci resta sperare dai soccorsi umani, perché non andiamo a Catania, per implorare la grazia del sepolcro della beata Agata? La fama invitta e gloriosa martire si è propagata per tutta la Sicilia, per i miracoli da lei operati. Anche i cittadini di Siracusa si recano nel venerato luogo dove era sepolta la martire catanese per pregare; molti afflitti vi hanno trovato la pace, e molti infermi la salute .Su dunque , o madre ,coraggio e fede ! >> .


Nel febbraio dell’anno 304 madre e figlia si recano a Catania, passando per quei luoghi su cui un giorno verrà edificata la città di Carlentini, e qui secondo una pia tradizione sostarono a riposare. Il 5 febbraio, giorno sacro a sant’Agata, arrivano a Catania. Recatesi al sepolcro di sant’Agata, udirono leggere il Vangelo dell’emorroissa , la donna che toccando il lembo della veste di Gesù ebbe la guarigione. Lucia, disse alla madre: << Madre, se credi a quello che ora si è letto, crederai pure che Agata,la quale ha patito per Cristo, può chiedere per te a Gesù la guarigione: se vuoi, dunque, tocca con fede il suo sepolcro e sarai guarita .>> 
Lucia ed Eutichia, avvicinatesi al sepolcro, s’inginocchiarono, pregando la martire tra le lacrime. Mentre stavano in preghiera, Lucia fu presa da una visione e vide, in mezzo a schiere di angeli, Sant’Agata che rivolta a lei , le diceva: << Lucia sorella mia, vergine di Dio, perché domandi a me quello che tu stessa puoi concedere ? La tua fede ha giovato a tua madre, ed ecco che è divenuta sana. Tu ti sei consacrata a Dio nella verginità e perciò come per me la città di Catania viene ricolma di grazie del cielo, così per te lo sarà la città di Siracusa.>>


Ritornata a Siracusa, Lucia per ringraziare il Signore per la guarigione della madre, decide di dare tutta la sua dote ai poveri e di consacrarsi, così come era nel suo cuore a Dio.
E avendo cominciato a vendere le sue sostanze ed a fare la distribuzione hai poveri, ne pervenne la notizia alle orecchie di un giovane, che desiderava la mano di Lucia: il quale, vedendosi deluso nelle sue speranze, per vile vendetta la denunzio come cristiana, al prefetto di Siracusa, Pascasio. 
Era l’anno 304: i feroci imperatori, Diocleziano e Massimiano avevano emanato un editto di sterminio contro i cristiani; e, in tutto l’impero, i seguaci di Cristo morivano, tra i più feroci tormenti.

Lucia, già matura per il cielo, vide avvicinarsi anche per lei l’ora del combattimento desiderato. Presa dai soldati e condotta dinnanzi al tribunale di Pascasio, si mostrò serena e lieta in volto . Il prefetto, sapendo che essa apparteneva a nobile famiglia e vedendo che era giovanissima e di una rara bellezza, la trattò dapprima con buone maniere, consigliandola a lasciare la superstizione cristiana e ad offrire incenso agli idoli pagani . 
La rimproverò pure perché sciupava la dote che poteva servire allo sposo .


Lucia disse : << Io sono cristiana e non adoro false divinità ; ma il vero Dio , che sta nei cieli , creatore del mondo , e Gesù Cristo , che ci ha redenti . In quanto poi alla mia dote , io sola ne posso disporre e perciò con tutto il cuore l’ho distribuita alle vedove , agli orfani , ai poveri e hai ministri di Dio>>.
Pascasio le gridò : << tu sei inesperta, ma io eseguirò i comandi dell’imperatore.>>
Lucia di rimandò : << Se tu cerchi di piacere all’imperatore , io voglio piacere al mio Gesù . Se tu ti guardi ad offendere il tuo re anch’io temo di non piacere al mio Dio . >>
Pascasio rispose: << Tu hai dissipato le tue sostanze con uomini dissoluti . >> 
Ma Lucia piena di Spirito Santo disse:<< Io ho posto al sicuro il mio patrimonio e il mio corpo non conosce l’impurità . Voi invece siete schiavi della corruzione del corpo e allontanate le anime degli uomini dal Dio vivente per farle servire al diavolo e agli angeli suoi . Preferire le ricchezze passeggere ai beni eterni . >> 
Pascasio, cieco dalla rabbia, le disse : << Queste belle parole cesseranno, quando verremo ai tormenti . >> 
<< Le parole di Dio non cesseranno mai >> rispose Lucia .
<< Tu dunque sei Dio ? >> riprese quegli . 
E Lucia :<< Io sono la serva del Dio eterno , il quale ha detto: Quando sarete condotti dinanzi ai re e ai principi non vi date pensiero del come di ciò che dovete dire , perché non siete voi che parla ma lo Spirito Santo che parla in voi . >> 
Pascasio disse : <> 
Lucia rispose : << L’apostolo dice : Coloro che vivono castamente e pienamente sono tempio di Dio e lo Spirito Santo abita in essi . >> 
E Pascasio in tono minaccioso: << Ti farò condurre in un luogo infame ,dove sarai, costretta a vivere nel disonore ; e così lo Spirito Santo fuggirà da te. >> La vergine, nella sua calma imperturbabile , rispose ancora: << Non viene deturpato il corpo , se non dal consenso della volontà . Se tu comandi che io subisca una violenza ,contro la mia volontà , la mia castità avrà il merito di una doppia corona . >>


Pascasio confuso e adirato, ordinò che trascinasse la Santa Vergine in un luogo infame, radunando , per maggior vergogna, tutto il popolo . 
Ma avvenne un grande prodigio! Lo Spirito Santo diede a Lucia tale immobilità, da non poterla quelli rimuovere . Vi provarono i più robusti soldati, ma Lucia resta ferma, mentre quei forti cadono spossati . La legano ai piedi e alle mani, con delle corde, e incominciarono a tirare tutti insieme; ma quella rimane incrollabile come un monte . 
Pascasio, furibondo, dà ordine di far venire molte paia di buoi . Sforzi inutili! Quegli animali , non riescono a smuovere la vergine di Cristo, che lo Spirito Santo mantiene immobile .


Pascasio, sempre più cieco dalla rabbia , le grida : << Quali sono le tue arti magiche ? >> 
La Santa rispose : << Queste non sono arti magiche , ma è la potenza di Dio , il quale ha detto : << Cadranno mille alla tua sinistra e diecimila alla tua destra , ma nessuno arriverà ad avvicinarsi a te .Misero Pascasio , a che ti affliggi ? Perché impallidisci ?Perché ti struggi di furore ? Hai avuto gia la prova che io sono tempio di Dio : credi ormai . >>


Ma quegli diventa maggiormente furibondo e ordina che sia acceso un gran fuoco attorno a lei , che vi si getti pece , resina olio , affinché la vergine sia consumata al più presto . Vano tentativo anche questo ! Le fiamme ardono ma non toccano la santa martire , la quale , sorridente alla letizia degli angeli , canta inni al Signore .
Gli amici di Pascasio la tolgono di là, per finirla col pugnale. Mentre il carnefice si accinge a vibrare il colpo fatale , Lucia , piegate le ginocchia, prega e dice agli astanti: << Fra breve sarà data pace alla Chiesa di Dio . Diocleziano e Massimiano cadranno dall’impero e finiranno miseramente . Come la città di Catania ha in venerazione sant’Agata , così anche voi onorerete me , per grazia del Signor nostro Gesù Cristo , osservando di cuore i comandamenti di Dio . >> Dette queste parole, cadde trafitta e l’anima generosa volò verso Gesù il suo Sposo divino .


Era il 13 dicembre 304, giorno che fu assegnato, a caratteri d’oro, nella storia di Siracusa e della Chiesa cattolica .