AVVENTO CATECHISMO IN FAMIGLIA 1 DOMENICA

Lenola, 25 novembre 2020

 

Cari genitori e cari ragazzi,

 

Insieme agli amici educatori, animatori e le catechiste, desidero augurarvi: buon Avvento!

 

Certamente l’Avvento che ci apprestiamo  a  vivere  sarà  particolare ed anche un  po’ faticoso, in ogni modo viviamolo in maniera unica e speciale: insieme genitori e ragazzi nelle nostre case e la Domenica nella  chiesa parrocchiale,la casa di Dio e la casa della nostra preghiera comune.

 

            In questo periodo, il catechismo in presenza è sospeso per contenere il contagio, abbiamo pensato di cogliere questa occasione per ripensare il modo di proporlo, scegliendo ambienti altri quali per es. il creato, l’arte, il prossimo per incontrare e conoscere Gesù.

 

            La famiglia è la prima chiesa domestica ed i genitori sono i primi catechisti dei figli. Ai papà e alle mamme dei bambini e bambine che hanno iniziato la seconda elementare desidero rivolgere un particolare saluto ed incoraggiamento per iniziare a fare esperienza della fede condividendola con piccoli gesti insieme ai vostri ragazzi.   

 

Di grande aiuto sono le esperienze educative che Scout e Azione cattolica stanno proponendo a tutti i ragazzi, non solo a quelli che hanno fatto una scelta di partecipazione o appartenenza al gruppo, la Chiesa, infatti,  è sempre una casa aperta a tutti.

 

L’invito per adesso, intanto, è di vivere e pregare in famiglia l’Avvento con il segno della Corona che verrà accesa ogni domenica al momento del pranzo  (o in altro momento più utile), con la lettura in famiglia, in settimana,  del vangelo e la partecipazione alla Messa: al sabato sera o la domenica in Parrocchia, al Santuario, a Vallebernardo, secondo gli orari che conosciamo.  

 

Partecipare alla Messa non comporta nessun rischio particolare se osserviamo come dobbiamo fare sempre le tre regole: della mascherina, il distanziamento, l’igiene delle mani. Nessuno che abbia sintomi influenzali o addirittura la febbre può uscire da casa, né frequentare luoghi o incontrare persone.

 

E allora… pronti, via! Si va a Betlemme!

 

 

                                         Don Adriano 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prima settimana di Avvento

 

1.        Prepariamo insieme la Corona d’Avvento

 

La Corona dell’Avvento è una bella tradizione per preparare il Natale in famiglia. Le quattro settimane che precedono la Notte Santa sono scandite dall’accensione di una candela. Al pranzo della domenica (o un altro momento più utile)  la Corona viene messa al centro della tavola. Prima di iniziare il pranzo si accende la candela della settimana e si recita la preghiera riportata di seguito.

Domenica dopo domenica, la luce si farà più intensa, indicandoci che la venuta di Gesù si fa più vicina: la grande Luce che tutti gli uomini attendono sta per manifestarsi. I nostri ragazzi anche se piccoli possono essere coinvolti in maniera intesa nella piccola liturgia familiare. Per questo è opportuno creare un clima di raccoglimento e di attenzione. Sarà il modo giusto per entrare nei significati profondi dei segni e delle preghiere proposte. Quella luce accesa sulla tavola della famiglia farà sentire la gioia fiduciosa che in quel momento circola nella famiglia. Nel patrimonio di affetti che i genitori trasmettono ai figli, la Corona dell’Avvento costituisce un ricordo che non sarà dimenticato.

 

La pagina you tube offre tanti tutorial per costruire in casa la vostra corona d’avvento scegliete quella che vi piace di più e realizzatela insieme piccoli e grandi.

 

PRIMA DOMENICA 29 novembre

La corona dell’Avvento va posta al centro della tavola

 

Genitore: Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Oggi inizia il tempo di Avvento: quattro settimane in cui prepareremo la nostra casa e i nostri cuori a far festa a Dio che è venuto in mezzo agli uomini. La gioia del Signore sia sempre con la nostra famiglia.

 

Tutti: Vieni, Signore, a visitarci con la tua pace.

 

Uno dei ragazzi accende la prima candela in ricordo di Abramo Egli è stato il primo che, ubbidendo alla voce di Dio, si è messo in cammino senza sapere dove il Signore lo avrebbe condotto, fidandosi unicamente della Sua promessa: “Farò di te un grande popolo e ti benedirò” (Genesi 12, 2)

 

Genitore: Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno,

noi ti benediciamo e ti ringraziamo

per questa nostra famiglia che vuol vivere unita nell'amore.

Ti offriamo le gioie e i dolori della nostra vita

E ti presentiamo le nostre speranze per l'avvenire.

O Dio, fonte di ogni bene,

dona alla nostra casa il cibo quotidiano,

conservaci nella salute e nella pace,

guida i nostri passi sulla via del bene. Amen.

 

2.        Qualche giorno prima  della domenica leggiamo insieme il Vangelo

Durante questo avvento, aiutati dai vangeli domenicali, saremo invitati a coltivare nelle nostre famiglie alcuni atteggiamenti del cuore, per vivere in pienezza e secondo verità la prossima festa del Natale, iniziamo chiedendo e praticando il dono della vigilanza e della pazienza.

 

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perché non giunga all’improvviso, trovandovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!”

 

Riflettiamo insieme:

Per iniziare un cammino ci vuole entusiasmo, ma per terminarlo è necessaria molta pazienza. L'invito alla vigilanza ci chiede di porci nell'atteggiamento giusto per vivere bene il tempo dell’Avvento, ma anche la nostra vita familiare. In famiglia vivere la pazienza vuol dire cercare ciò che unisce e non ciò che divide, capire le ragioni dell’altro, camminare insieme per realizzare il progetto di una vita felice, sostenersi nei momenti difficili. Penso a una persona in famiglia e mi impegno a essere paziente con lei e a coltivare la pace in famiglia. Prego per   

 

3.        Partecipiamo alla Messa

Ognuno  decida come e quando possibile di partecipare alla celebrazione della Santa Messa, venendo in tempo in sacrestia sarà possibile anche celebrare il Sacramento della Confessione per poi  fare bene la Santa Comunione.