La Parrocchia
Il termine parrocchia letteralmente significa “casa accanto”. Attraverso la parrocchia ogni cristiano sperimenta concretamente l’essere nella Chiesa e diventa corresponsabile della Missione affidata da Cristo agli Apostoli: Andate e fate miei discepoli tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo (Mt 28,19).
L’accoglienza è il tratto distintivo di ogni comunità: la parrocchia deve aiutare ogni persona a sentirsi come a casa propria, facendosi porta aperta e luogo di accoglienza e ascolto per tutti.
CORRRESPONSABILITA’
Quanto appena descritto perché si realizzi, non interpella solo il parroco o poche altre persone, ma deve diventare lo stile di tutta la comunità. Ogni battezzato è corresponsabile della testimonianza della fede della comunità.
CONSIGLIO PASTORALE
Nel tempo la Chiesa ha maturato delle concrete forme pratiche in cui la corresponsabilità potesse esprimersi in modo strutturato e fattivo; la più significativa forma oggi è quella del Consiglio Pastorale accanto a quella del Consiglio per gli affari economici.
Il Consiglio Pastorale ben lontano dall’assimilazione a qualsiasi altra forma consiliare operante nella società civile è luogo di comunione, comunicazione e discernimento comunitario. Ha natura consultiva e non decisionale, in quanto non può sostituirsi alla responsabilità del parroco, né può sostituirsi alla corresponsabilità di tutti i fedeli.
FINALITA’ DEL CONSIGLIO PASTORALE
Analizza in modo approfondito le situazioni pastorali, elabora il programma pastorale e né verifica l’attuazione, presta attenzione alle problematiche del territorio coniugandole con la vita di fede e l’impegno sociale cristiano. Propone linee di orientamento nelle scelte che competono al Consiglio affari economici.
IL CONSIGLIERE
Tutti i fedeli hanno diritto di manifestare ai Pastori il proprio pensiero su ciò che riguarda il bene comune della Chiesa anche senza far parte di un particolare organismo consultivo. A norma dello Statuto possono essere membri del Consiglio Pastorale: coloro che, battezzati e cresimati, abbiano compiuto diciotto anni e sono canonicamente domiciliati nella parrocchia o operanti stabilmente in essa. I membri si distingueranno per vita cristiana, capacità di dialogo e conoscenza dei bisogni della parrocchia. Si preoccuperanno del bene dell’intera comunità. Requisito irrinunciabile è la piena comunione con la Chiesa non solo negli elementi fondamentali della professione di fede e del riconoscimento dei sacri pastori, ma anche nelle indicazioni autorevoli, dottrinali e pratiche, ivi incluso quanto stabilito dal n. 128 del Direttorio di Pastorale familiare. Il Parroco verifica e si rende garante che i componenti abbiano i requisiti spirituali e morali indispensabili richiesti.
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO
– Membro di diritto è il Parroco con le altre persone consacrate, il Presidente dell’Azione Cattolica Parrocchiale;
– Membro designato tra i componenti del Consiglio Affari Economici;
– Membri designati dalle Associazioni laicali e tra gli operatori pastorali negli ambiti di servizio e animazione della Catechesi, Liturgia e Carità;
– Membri eletti dalla comunità parrocchiale;
– Membri scelti dal Parroco.
COMPOSIZIONE LISTA
I fedeli in possesso dei requisiti canonici e morali richiesti, possono far pervenire al Parroco entro giovedì 23 ottobre alle ore 12,00 la domanda di iscrizione nella lista per l’elezione dei membri della Comunità al Consiglio Pastorale.
VOTAZIONE
Possono votare tutti i fedeli che hanno compiuto diciotto anni nelle postazioni che saranno allestite al termine delle celebrazioni di Sabato 25 e Domenica 26 ottobre. L’esito della votazione sarà reso noto Lunedì 27 al termine dello spoglio che avverrà in forma pubblica dalle ore 18.30 presso la Casa della Dottrina.