Alle tre e mezza di notte, tra domenica e lunedì, l’Abruzzo ha tremato.
L’epicentro del terremoto si è registrato a Paganica, paese andato in gran parte distrutto; colpita duramente anche L’Aquila, come pure i centri abitati della zona. Diversi i palazzi crollati nel capoluogo, tra cui la Casa dello Studente e la Prefettura.
Al momento in cui scriviamo sono un centinaio i morti accertati, oltre a 1.500 feriti e 100 mila sfollati. Tra le vittime del terremoto anche suor Gemma Antonucci, badessa delle suore Clarisse del convento di Santa Chiara di Paganica.
La costernazione del Papa.
“Viva partecipazione al dolore delle care popolazioni” colpite dal sisma e “fervide preghiere per le vittime, in particolare per i bambini”. È quanto esprime Benedetto XVI in un telegramma di cordoglio inviato all’arcivescovo dell’Aquila, mons. Giuseppe Molinari, tramite il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. “La drammatica notizia del violento terremoto che ha scosso il territorio di codesta arcidiocesi – si legge nel messaggio – ha riempito di costernazione l’animo del Sommo Pontefice il quale incarica vostra Eccellenza di trasmettere l’espressione della sua viva partecipazione al dolore delle care popolazioni colpite dal tragico evento. Nell’assicurare fervide preghiere per le vittime, in particolare per i bambini, Sua Santità invoca dal Signore conforto per i loro familiari e, mentre rivolge un’affettuosa parola d’incoraggiamento ai superstiti e a quanti in vario modo si prodigano nelle operazioni di soccorso, invia a tutti la speciale benedizione apostolica”. “Solidarietà e vicinanza” sono giunte anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, “profondamente colpito dalle tragiche notizie relative al terremoto che ha colpito l’Abruzzo e le cui conseguenze sono ancora in via di doloroso accertamento”.
Cei: la generosità di tanti lenisca il dolore.
“Sgomenti per la catastrofe del terremoto che ha colpito L’Aquila e numerosi centri dell’Abruzzo, vogliamo far giungere la nostra vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento”, afferma in un comunicato la presidenza della Conferenza episcopale italiana. “Mentre ci raccogliamo in preghiera per tutte le vittime – scrivono i vescovi italiani – auspichiamo che la rete delle parrocchie, degli istituti religiosi e delle aggregazioni laicali contribuisca ad alleviare le difficili condizioni in cui migliaia di persone sono costrette a vivere. Ci auguriamo che la generosità di tanti lenisca il dolore fisico e la sofferenza morale di chi ha visto in un attimo distruggere i sacrifici e le fatiche di una vita. La Pasqua ormai vicina, di passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo, sia per tutti segno di speranza e sorgente di carità”.
“Una scossa così non l’abbiamo mai sentita”.
L’arcivescovo dell’Aquila, mons. Giuseppe Molinari, invita “a pregare”. “Ringraziamo tutti i volontari che si stanno mettendo all’opera per i primi soccorsi e raccomandiamo di prestare attenzione alle indicazioni fornite dalla Protezione civile e dai soccorritori. Già c’è molta solidarietà espressa telefonicamente, sono sicuro che diventerà anche concreta”, dichiara al SIR con commozione, mentre “la terra sta tremando di nuovo”. Ripercorrendo i drammatici momenti vissuti insieme alla sua comunità, mons. Molinari racconta: “Grazie a Dio non stavo in camera a dormire perché sentivo che la nottata non era tanto sicura. Con le suore abbiamo pregato il rosario. Loro sono andate a riposare ed io mi sono trattenuto a sistemare un po’ di carte. Avvertivo un dolore strano al cuore e mi sono detto: «Forse è meglio che mi alzi»”. “Sono uscito subito alle tre e mezza di notte – prosegue – e non sono più riuscito a rientrare. Sono diverse settimane che abbiamo tante scosse, ma all’Aquila siamo un po’ abituati. Però una scossa così tremenda non l’abbiamo mai sentita. Purtroppo è stata di una violenza estrema, con tante vittime”.
Il sostegno della Caritas.
“A seguito del terremoto che ha colpito l’Abruzzo, la Caritas italiana si è prontamente attivata per coordinare gli sforzi delle Caritas che hanno già offerto disponibilità ad intervenire da tutta Italia e anche dall’estero”, si legge in un comunicato diffuso dall’Ufficio comunicazioni sociali della Cei. “La Caritas italiana, in stretto contatto anche con il delegato regionale, con i direttori delle Caritas diocesane di Abruzzo-Molise e con i vescovi locali, cerca di farsi prossima con la preghiera e con il sostegno materiale, valutando in questa prima fase le esigenze che emergono nelle comunità e nei luoghi provati dal sisma, per poter attivare interventi adeguati”. Per sostenere gli interventi in corso (causale “Terremoto Abruzzo”) si possono inviare offerte a Caritas italiana tramite il c/c postale 347013, con carta di credito CartaSi e Diners telefonando allo 06.66177001 (orario d’ufficio) o attraverso bonifico b su uno di questi conti correnti:
• Unicredit Banca di Roma – Iban IT38 K030 0205 2060 0040 1120 727
• Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma – Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012
• Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma – Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113.
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