“Generare futuro” è il tema che i vescovi italiani hanno scelto per la prossima Giornata per la vita ed è lo slogan con cui il CAV (Centro di Aiuto alla Vita) “Santa Maria del Colle – Giovanni Paolo II”, dell’Arcidiocesi di Gaeta, apre a Fondi (LT) un nuovo sportello di ascolto, il secondo, dopo appena tre anni di impegno. Un impegno che ha fatto registrare in così poco tempo, un piccolo ma significativo record di obiettivi raggiunti, grazie al lavoro qualificato dei volontari: 12 bambini “sottratti” all’ivg; decine e decine di ascolti di donne lasciate sole, minacciate, licenziate alla scoperta di essere in attesa di un figlio; interventi caritativi e di supporto economico a famiglie con disagio economico e abitativo; sostegno psicologico post aborto; interventi di formazione e prevenzione nelle scuole e nelle comunità parrocchiali per far vivere una cultura della vita, della paternità e maternità responsabile. Tutto questo in rete con le altre strutture sociali del territorio e soprattutto con il supporto del Movimento per la Vita Italiano e dei Centri di Aiuto alla Vita che nella Regione Lazio hanno raggiunto ormai la quota di 17 unità (su un totale di 315 in Italia). Sono cifre certamente incoraggianti, ma forse ancora insufficienti a fronte del numero impressionante di aborti nel Lazio che nel 2012, benché in decremento, sono stati 11.825 (12.079 nel 2011), secondo i dati pubblicati dal Ministero della Salute il 13 settembre 2013.
Scrivono i vescovi nel Messaggio che generare la vita è «generare il futuro anche e soprattutto oggi, nel tempo della crisi», anche da un punto di vista materiale. Infatti il ricorso all’aborto priva ogni anno il nostro Paese dell’apporto prezioso di tanti nuovi uomini e donne a cui è stato impedito di esistere.
Ma tutta la società è chiamata a interrogarsi su quale modello di civiltà e quale cultura intenda promuovere. Per porre i mattoni del futuro è indispensabile impegnarsi per un’autentica “cultura dell’incontro” che significa coltivare il valore della vita in tutte le sue fasi, superando quella dello “scarto” che produce “un’economia dell’esclusione, l’idolatria del denaro che uccide la vita e la dignità dell’essere umano”.
All’inaugurazione del nuovo Centro di Ascolto interverranno l’Arcivescovo di Gaeta S. E. Mons. Bernardo D’Onorio, l’Assessore Regionale alle politiche familiari Dott. R. Visini, il vice presidente regionale del Movimento della vita Avv. A. Bongiovanni, il direttore dell’Ipab SS.ma Annunziata di Gaeta Dott. G. Caprio.
“La casa di Bruno”, anche con i nuovi servizi di impegno assunti, in qualità di centro antiviolenza per donne e minori, con il patrocinio dell’Assessorato alle politiche sociali e familiari della Regione, non è una promessa di aiuto, ma è da subito per la città di Fondi, per il territorio della Diocesi di Gaeta e per tutta la Regione il seme buono che farà fiorire una nuova cultura dell’accoglienza, della condivisone, della vita che genera futuro.