IL SANTUARIO E DANTE, CANTORE DI MARIA 14 AGOSTO ORE 21 LENOLA

Nell’ambito delle offerte culturali promosse dal Santuario del Colle, il rettore , propone quest’anno una serata dantesca dal tema: “Dante, cantore di Maria”. Saranno introdotti, letti e commentati i testi della Divina Commedia che si riferiscono alla Vergine Maria, la “Donna gentile” che dall’alto dei cieli si muove  a pietà dell’uomo Dante, smarritosi nella selva oscura. E, Maria, la stella polare, guiderà il poeta, pellegrino dell’Assoluto, nell’itinerario verso Dio.

 “Teatro”  della rappresentazione sarà la stessa suggestiva e magnifica chiesa del Santuario del Colle. I testi saranno interpretati da una professionista del canto, Maria Civita Marrocco, che presterà la sua voce per la lettura dei passi scelti insieme ad un giovane liceale, Manuel Offidani. Nel corso del recital il pubblico potrà apprezzare anche frammenti di musica eseguita all’arpa da Veronica Febbi, che ormai da  anni si dedica allo studio dell'arpa celtica con grande tecnica e straordinarie capacita' interpretative, avendo seguito arpisti del calibro di Myrdhin e Dominic Bouchaud. In programma i  brani  più famosi che si intervalleranno con la parola maestra del Prof. Nazareno Pandozi, il quale disegnerà per il pubblico un affresco poetico della figura della Madonna e traccerà un viaggio altrettanto poetico, dentro il quale non sarà difficile confrontarsi con domande che si pongono di fronte a quel bisogno invincibile di Dio che assale ogni uomo. Insomma, la manifestazione si preannuncia di grande suggestione.

 Per il Prof. Pandozi, questo recital rappresenta un’ulteriore tappa di un lungo impegno che lo vede nella diocesi di Milano animatore  da diversi anni del  progetto culturale avviato dalla chiesa italiana per la  riscoperta delle radici cristiane. Rivisitare la nostra storia, recuperare la nostra memoria, riscoprire le nostre radici, potrebbe in qualche modo aiutarci – scrive il prof. Pandozi – a superare la nostra orfananza … Una lettura dell’opera dantesca potrebbe offrirci l’occasione per ritrovare quella chiave gettata dall’alto della torre e persa nel fossato che circonda il castello.

“Il sipario” si alza alle 21.